Solo il 6% delle aziende italiane è davvero inclusiva

Negli ultimi anni,  i concetti di diversità, equità e inclusione hanno guadagnato sempre più rilevanza all’interno delle aziende italiane. Tuttavia, nonostante i progressi, molte organizzazioni sono ancora lontane dal raggiungere una cultura aziendale realmente inclusiva.

Secondo un recente studio condotto da EY, solo il 6% delle aziende italiane sta sviluppando una cultura inclusiva sul posto di lavoro. Questo dato evidenzia come la maggior parte delle iniziative di DE&I siano ancora frammentarie e non integrate in una strategia olistica. Ad esempio, mentre il 70% delle aziende ha implementato misure per l’equità di genere, solo il 14% ha attuato iniziative per l’inclusione di persone con disabilità. Un altro aspetto critico riguarda la percezione della sicurezza e dell’accettazione sul lavoro. Mentre il 72% dei manager italiani si sente sicuro di essere sé stesso sul posto di lavoro, questa percentuale scende al 41% tra i dipendenti. Inoltre, quasi la metà dei lavoratori italiani (47%) ha subito episodi di discriminazione sul luogo di lavoro, un dato superiore alla media europea del 36%.

Nonostante queste sfide, ci sono segnali positivi. Il 44% dei lavoratori italiani ritiene che la propria organizzazione dimostri un approccio consistente alla DE&I, e il 55% giudica “buono” l’impegno dell’azienda per la creazione di un clima di fiducia e trasparenza. Tuttavia, è evidente che c’è ancora molto lavoro da fare.

Mylia, da sempre attiva nell’ambito della valorizzazione di tutte le diversità e della creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, ha recentemente rilasciato un nuovo percorso digitale asincrono su queste tematiche: “ DE&I: strumenti e strategie per un ambiente di lavoro inclusivo e sostenibile”.

 

Si tratta di un  learning path  formato da 9 moduli per una  durata complessiva di circa 2 ore e 30 minuti.  Ogni argomento è arricchito dall’utilizzo di casi d’uso oltre che da numerosi esercizi interrativi che rendono la fruizione più stimolante.

Ogni modulo è progettato per essere auto consistente ed offre una panoramica complessiva e facilmente comprensibile del tema trattato:

 

  • Diversity, equity & inclusion: introduzione all’inclusive mindset e al concetto di intersezionalità. Approfondimento del rapporto tra diversità e pari opportunità
  • Bias, stereotipi e giudizi inconsci: come funzionano i meccanismi della stereotipizzazione, quali sono le tipologie e le logiche del pregiudizio, differenza tra pensieri lenti e veloci
  • Gender & equality: parità di genere e global gender gap index, come i processi HR possono gestire temi come la genitorialità o prevenire molestie e microagressioni in azienda
  • La competenza interculturale: che cosa si intende per cultural iceberg? opportunità e sfide della diversità culturale, approfondimento sui concetti di Multiculturalità, Cross-culturalità e Interculturalità
  • Ageismo e cultura pro-age: forme dell’ageismo, conseguenze dell’etaismo sulla persona, come le politiche aziendali possono incoraggiare una cultura pro-age nelle organizzazioni
  • Condizioni di salute e disabilità: la legge 68, introduzione alla prospettiva multidimensionale: come gli accomodamenti ragionevoli nella cultura organizzativa possono favorire la dignità della persona
  • Identità di genere: differenze tra identità di genere e orientamento affettivo, il modello Gender Bread, analisi e approfondimenti delle componenti LGBTQIA+*, la Rainbow Europe Map
  • Linguaggio inclusivo: che cos’è il linguaggio ampio? Introduzione al relativismo linguistico, rapporto tra pensiero e parola, tra linguaggio e cultura aziendale
  • La violenza di genere: tolleranza zero: forme della violenza di genere, approfondimento del ciclo della violenza, principi fondamentali di sicurezza e prevenzione

Il learning path è in linea con la formazione richiesta per la Certificazione di Genere.

 

 

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