Quanto la Realtà Virtuale entra in gioco

 

Promuovere approccio proattivo nell’ambito della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro un significa sviluppare nelle aziende e in tutti i lavoratori una cultura condivisa, sentita e pensata della sicurezza.

 

Le ipotesi di apprendimento che stanno alla base di questo approccio si basano quindi non solo su una trasmissione di saperi, ma sulla costruzione di conoscenza e di una cultura condivisa. Proprio per questo diventa fondamentale utilizzare metodologie formative che ingaggino le persone e che le facciano sentire attive e al centro del processo di apprendimento quali la Realtà Virtuale.

 

Come viene percepita la formazione  sulla sicurezza  oggi? Purtroppo ancora come: 

  • Noiosa 
  • Poco coinvolgente
  • Passivizzante
  • Troppo teorica
  • Poco efficace

 

La tecnologia VR (Virtual Reality) è una delle possibilità per rendere la formazione sulla sicurezza più coinvolgente, pratica e soprattutto efficace. Un’esperienza immersiva che motiva la persona e rafforza riflessioni sui meccanismi di percezione della realtà e di decision making nell’ambito di comportamenti sicuri.

 

Uno dei principali vantaggi del suo utilizzo è il maggiore engagement. La VR contribuisce a incrementare il coinvolgimento dei partecipanti, che grazie alle dinamiche di simulazione e di gaming, immerge totalmente il fruitore. Non solo. La VR garantisce maggiore sicurezza per i partecipanti: dal lavoro con attrezzature pericolose o dall’esecuzione di compiti altamente tecnici e di precisione in cui il più piccolo errore potrebbe rivelarsi fatale, l’utilizzo di un ambiente virtuale che replica gli scenari dell’ambiente fisico consente di fare formazione pratica in un contesto privo di rischi.

 

Il tema è stato trattato da Alessandro Prunesti, Learning Designer in Mylia sul nostro blog My_View.

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