Whistleblower a chi?
Il termine “whistleblower” letteralmente significa “colui/colei che soffia nel fischietto”. Questa espressione è una metafora del ruolo assunto da chi richiama l’attenzione sulle attività non consentite o illegali.
Il whistleblowing in ambito lavorativo si riferisce al processo attraverso il quale un dipendente segnala comportamenti illeciti, non etici o non conformi alle normative dell’azienda/istituzione per la quale lavora. Il whistleblowing tutela il dipendente che segnala ed è fondamentale per mantenere l’integrità all’interno delle aziende e per proteggere l’interesse pubblico.
Quando e dove nasce il Whistleblowing? Nonostante il termine “whistleblowing” sia relativamente recente, l’atto stesso di esporre le malefatte è un fenomeno che risale a tempi antichi. È nato a Venezia, nel XIV secolo, quando, in risposta a una grave congiura, il doge del tempo fece costruire per le strade della città le Bocche di Leone: bassorilievi dalle sembianze leonine con una fessura abbastanza ampia da poter inserire dei foglietti contenenti segnalazioni di crimini e inadempienze.
Il termine “whistleblower” è stato coniato negli Stati Uniti negli anni ’60 per descrivere i dipendenti governativi che denunciavano comportamenti illeciti, corruzione o frodi. Questo fenomeno è diventato particolarmente evidente durante il periodo del Watergate negli anni ’70, quando il ruolo dei whistleblower è stato fondamentale allo scopo di esporre la verità al grande pubblico.
Arrivando ai giorni nostri: il Decreto legislativo 24/2023 introduce nuove prospettive per la protezione dei whistleblower in Italia. Unificata la disciplina per il settore pubblico e privato con un quadro normativo chiaro e definito. Le modifiche introdotte sottolineano l’importanza di promuovere trasparenza, integrità e responsabilità all’interno delle organizzazioni.
E le aziende in Italia a che punto sono? Oltre all’obbligatorietà formativa prevista, è fondamentale promuovere una cultura organizzativa aperta, “aggiornare” le competenze sul tema e istituire un canale interno che renda efficace l’intero processo.
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